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Adesso basta! Agnelli chiedi “respect” per la Juventus!

Supercoppa: perché non assegnarla a tavolino? rispetto delle regole e di rispetto in generale, ma a quanto pare, la parola “respect” non fa rima con “denaro”

Si è parlato tanto, negli ultimi mesi, di rispetto delle regole e di rispetto in generale, ma a quanto pare, la parola “respect” non fa rima con“denaro” né tanto meno con “politica”. Diciamolo pure senza giri di parole: la decisione odierna di giocare la Supercoppa italiana a Roma, con tanto di arbitraria suddivisione degli introiti, è l’ennesimo affronto alla Vecchia Signora. Più passa il tempo e più le parole di Luciano Moggi assumono peso e rilevanza: “Cercavo solo di difendere la Juventus”. Se qualcuno ancora non l’avesse capito, Farsopoli è stato solo l’inizio. Pensavano di averci annientati nel 2006, e infatti, per qualche anno, siamo stati trattati con simpatia quasi compassionevole. Prima la “B”, poi il ritorno in serie A ma non da protagonisti. Ecco, quella era la Juve che gli altri volevano. Poi, è accaduto quello che non si aspettavano, o che, almeno non si aspettavano in così breve tempo.Andrea Agnelli che prende il timone, Conte che arriva alla Juve, due scudetti consecutivi. Queste cose, fuori Torino, proprio non le mandano giù.

Segnali chiari si erano già visti anche la scorsa estate con la vicenda Scommessopoli. Non occorre tornarci sopra, ricordiamo bene tutto. Anzi, restando in tema è molto “italiano” pensare che affronteremo, nella finale di Supercoppa la squadra il cui capitano, che ha alzato la Coppa Italia due mesi fa, è tutt’ora tra gli indagati. Se si procedesse con almeno l’1% della celerità con la quale venne condotta la caccia alle streghe nei confronti di Conte, Bonucci e Pepe…. Ma no, che importa, c’è tempo. Chissà, magari nel frattempo potrebbe sopraggiungere qualche prescrizione oppure un’amnistia o indulto. Tutto è possibile quando non ci sono tesserati bianconeri di mezzo. L’ultimo affronto la Vecchia Signora lo ha fatto aGalliani, soffiandogli Tevez. E si, sa, queste cose sono difficili da digerire. Infatti, oggi, guarda caso è arrivata la decisione della Lega per disputare la Supercoppa in quel di Roma. Ma non bastava: è stata pure decisa una distribuzione totalmente arbitraria dei proventi derivanti dall’evento: alla Lazio 1,8 milioni di euro; se poi rimane qualcosa, ecco, quel qualcosa va a finire alla Juve. Beh, che dire.

Pare una decisione equa, sportiva, presa nel generale rispetto delle regole. Il messaggio è chiaro: all’interno della Lega, la Juve ha peso specifico pari a zero. Dunque, che venisse scelta Roma era ipotesi scontata, ma hanno voluto andare oltre, per far capire ad Andrea Agnelli quale sarà l’aria che tirerà in Lega.  Non è questione di trofei, di soldi o di altro:diventa una questione di principio e di rispetto. A costo di mandarci la squadra Primavera, occorre una risposta forte e decisa. E stiamo parlando di rispetto nell’accezione pura del termine. Altri, nei giorni scorsi, hanno  usato la parola rispetto in modo improprio perchè in realtà, la questione della quale dibattevano era meramente economica. Per concludere, una domanda: la prossima volta assegneranno direttamente il trofeo a tavolino?

fonte tuttojuve

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